Abbronzarsi troppo fa bene alla pelle?

Abbronzarsi troppo fa bene alla pelle?

Non importa quanto ci piaccia prendere il sole, un'esposizione solare eccessiva è uno dei fattori più gravi di invecchiamento prematuro della pelle, conosciuto anche come foto-invecchiamento. L'80% dei sintomi di invecchiamento della pelle sono causati dalle radiazioni UV (1). Sottoposta a questo stress, la pelle perde collagene ed elastina - ingredienti fondamentali per l'elasticità di una pelle giovane - molto più in fretta, allentandosi gradualmente e mostrando nuove linee e rughe. 

Sotto l'influenza dei raggi UV, la pelle assorbe e mantiene meno idratazione di quanto avrebbe bisogno, diventando secca. Il foto-invecchiamento causa anche problemi di pigmentazione della pelle, e i raggi UV sono uno dei fattori scatenanti della pelle tendente a rosacea e couperosa (2), poiché portano alla formazione di nuovi capillari della pelle e causando l'espansione di quelli già esistenti. Per questo è sbagliato pensare che il sole possa aiutare a curare la pelle irritata.

Puoi scegliere tra una pelle abbronzata con una rete di vasi sanguigni più sviluppata tipica delle pelli mature, o una pelle sana ed elastica. Per questo viene sempre consigliato alle pelli tendenti a couperose di usare la protezione solare tutto l'anno (le protezioni preferibili sono la SPF 30 in inverno e la SPF 50 in estate) (3). Il prodotto deve essere etichettato con un ampio spettro di protezione, per esempio sia contro i raggi UVB che contro gli UVA. Deve essere sottolineato che anche le protezioni solari con fattori SPF 50, in realtà, lasciano passare una piccola quantità di radiazioni, per questo la pelle si abbronza comunque, solo che in caso di utilizzo della protezione solare, la texture rimane uniforme e la pigmentazione contenuta. Se utilizzate make-up quotidianamente non dovete preoccuparvi, perché oggigiorno sono disponibili anche prodotti in versione protezione solare, come la BB cream naturale di LABRAINS per pelli chiare o medie.

Nonostante il sole all'inizio sembri migliorare le pelli affette da dermatiti e rosacea, l'impressione è fuorviante - il sole è molto più pericoloso per la pelle che il vento o il freddo. Certamente è difficile evitare il sole, ma indossando una protezione adatta possiamo limitare gli effetti dei raggi UV sulla nostra pelle. La luce solare non ha solo effetti dannosi sui vasi sanguigni, ma contribuisce anche all'insorgenza di altre condizioni non favorevoli, come il papilloma, le verruche e il tumore alla pelle (4).

Prendi nota!

Tutte le protezioni solari funzionano per un tempo limitato. Devono essere quindi usate regolarmente e riapplicate per assicurarsi un'effettiva protezione. Le protezioni solari che contengono filtri chimici dovrebbero essere riapplicate ancora più frequentemente, ma i prodotti contenenti protezioni minerali  (TiO2 and ZnO) funzionano per tutto il tempo che rimangono applicate, perché continuano a riflettere la luce, bloccando le onde di luce dannosa. Devono essere riapplicate anche se il prodotto è definito waterproof.

I prodotti di protezione che contengono filtri fisici come i minerali, rilasciano subito il loro effetto, e possono venire applicati appena prima di uscire, mentre è raccomandato applicare le protezioni solari con filtri chimici almeno 20-30 minuti prima dell'esposizione al sole.

 

Bibliografia:

  1. Amaro-Ortiz, A., Yan, B., & D'Orazio, J. A. (2014). Ultraviolet radiation, aging and the skin: prevention of damage by topical cAMP manipulation. Molecules (Basel, Switzerland), 19(5), 6202–6219. https://doi.org/10.3390/molecules19056202
  2. Passeron, T., Lim, H. W., Goh, C. L., Kang, H. Y., Ly, F., Morita, A., Ocampo Candiani, J., Puig, S., Schalka, S., Wei, L., Dréno, B., & Krutmann, J. (2021). Photoprotection according to skin phototype and dermatoses: practical recommendations from an expert panel. Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology : JEADV, 35(7), 1460–1469. https://doi.org/10.1111/jdv.17242
  3. Sander, M., Sander, M., Burbidge, T., Beecker, J. (2020). The efficacy and safety of sunscreen use for the prevention of skin cancer: 192(50), E1802–E1808. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7759112/
  4. Hasche, D., Vinzón, S. E., & Rösl, F. (2018). Cutaneous Papillomaviruses and Non-melanoma Skin Cancer: Causal Agents or Innocent Bystanders? Frontiers in microbiology, 9, 874. https://doi.org/10.3389/fmicb.2018.00874

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